“E’ giunto il momento di prendersi un impegno profondo: RESISTERE. Resistere ai bisogni del nostro piccolo mondo.
Per onorare questo impegno dobbiamo imparare a resistere ai nostri limiti, quei bisogni e quelle convinzioni limitanti che ci imprigionano, che non ci fanno volare.
Possiamo immaginare che la vita dell’uomo sia come un iceberg: c’è una parte visibile che emerge e una parte, più grande, sommersa.
Tutto ciò che emerge sono i Comportamenti: avere dei brutti pensieri, essere assorbiti da emozioni distruttive, essere prevalsi dall’ansia e dalla paure.
Avere dubbi sul futuro, non avere chiara la visione anche più prossima della nostra quotidianità, fa parte dei nostri comportamenti di questo periodo.
Sotto, sommersi, troviamo i Bisogni, che hanno origine in parti diverse del nostro cervello.
I bisogni legati alla dimensione istintiva sono quelli spinti dalla necessità della conservazione della persona.
I bisogni emotivi sono quelli legati alla gratificazione con la necessità del riconoscimento del nostro essere e del nostro fare.
E poi i bisogni razionali, che sono legati al possesso ed al controllo.
Da questi bisogni, se non vengono soddisfatti, nascono le paure: paura di essere rifiutati, paura di non riuscire a guadagnare abbastanza, paura di dare più di quello che si riceve, paura di rimettersi in gioco e la paura di non riuscire.
Ma ad un livello ancora più profondo, troviamo i VALORI: dobbiamo essere consapevoli che è molto più facile agire spinti dai bisogni che attratti dal Valore, perché i Valori sono custoditi, come uno scrigno prezioso, nelle profondità del nostro cuore e della nostra anima.
Ciò che diciamo a noi stessi quando viviamo nella dimensione del bisogno è: “Non ce la faccio”. Quando invece ci spostiamo dal bisogno al Valore, la nostra vita diventa subito inclusiva, ci apriamo e abbiamo la sensazione di una profonda boccata d’ossigeno.
La nostra mente si riattiva permettendoci di reinventare il nostro oggi, rendendoci disponibili e propositivi per il nostro domani.”